Un pomeriggio di quest’estate mi trovavo a casa, seduto sul divano davanti al televisore, vedevo scorrere immagini del Ruanda e per un attimo ho avvertito uno strano e straordinario silenzio, fu come se tutto si spegnesse, anche il mio respiro ed ho avuto la sensazione di udire un suono, come un grido sovrumano, tanto intenso da scuotere il mondo intero e dire basta alla crudeltà spietata delle guerre e a far nascere la ragione, quella che manca all’intera umanità. Pensai a Munch, che sentì l’urlo attraversare la natura e lo dipinse, pensai al Ruanda, alla Somalia, alla Iugoslavia, alla Colombia e alle rivoluzioni nel mondo. Dipinsi il Grido, con lo spazio intorno al mondo tinto di rosso perché è questo il colore che sta assumendo l’aria sovrastante a noi; l’azzurro che vediamo si sta trasformando e in esso ci si sta impregnando l’odore del sangue.
Il grido
Anno: 1994
Tecnica: Olio su Tela
Dimensioni: cm 100x150