Biografia

Francesco Iacono nasce a Vittoria (Rg), nel 1956 dove attualmente vive e lavora. La passione per l’arte si manifesta fin da piccolo e per una strana circostanza, nel corso della sua giovane esperienza artistica, inizia a realizzare i suoi quadri ad olio privandosi dell’ausilio di pennelli e utilizzando solamente le dita. La sensazione di plasmare la materia e ricercare in essa una forma dotandola di movimento lo porta a sviluppare, nel tempo, il bisogno di creare un’opera d’arte non solo attraverso la pittura ma anche con la scultura.
La prima mostra personale risale al 1980, allestita presso il Palazzo della Provincia di Ragusa ed in seguito, su invito di alcune gallerie: Potti Arte, Castelvetrano (TP); Zodiaco, Licata (AG); Li.Art, Palermo; Cinquantasei, Bologna, partecipa a numerose collettive e fiere d’arte contemporanee.
Il tema che predomina, agli inizi degli anni ’90, sono gli avvenimenti socio-culturali che caratterizzano quegli anni, realizza, così, opere quali: Quel muro – Fuga da Saddam – Somalia oggi – Sgomento – Il volto che non c’è – Il grido – Dalla Somalia al Ruanda – I Balcani, la disperazione – Civiltà in crisi ecc. Alcuni avvenimenti importanti segnano il suo percorso artistico e culturale.

Nel 1994 gli viene conferita la medaglia d’argento, per la partecipazione al secondo Festival Internazionale della pittura contemporanea di Sanremo.  In seguito, nel 1996, alla quarta edizione, viene invitato come ospite d’onore e gli viene conferita la medaglia d’oro, premio della critica Cesare Orvieto.


Nel 1997, invitato della galleria Zodiaco, espone alla rassegna Regionale di pittura e scultura dei grandi maestri siciliani Assoro Arte. Nello stesso anno la Provincia Regionale di Ragusa bandisce il concorso di pittura e scultura e vince il primo premio nella sezione pittura e il terzo nella sezione scultura. A seguito di quest’avvenimento espone le proprie opere al 12° Salone Internazionale d’Arte nell’Abbazia di Saint-Arnoul  a Crèpy en Valois nel Dipartimento dell’OISE in Francia ed insieme allo scultore Nunzio Di Pasquale, vincitore del primo premio per la scultura, rappresenta la Provincia Regionale di Ragusa.


Nel 1999, a seguito del gemellaggio della città di Ragusa con la città di Little Rock (U.S.A.), espone le proprie opere al Museo Arkansas Art Center, in quella circostanza gli viene conferita la Cittadinanza Onoraria.


Nel 2000 viene inaugurata la Casa del Pellegrino a Vittoria e la scultura, dal titolo L’Accoglienza, è stata collocata nella nicchia all’ingresso della casa ed è stata, altresì, allestita una sua mostra personale.


Nel 2001, dopo un attento studio, realizza la serie dei pastelli I silenzi e le scie, natura e luce della propria terra nativa.
In seguito all’angoscioso attentato alle torri gemelle, a settembre del 2001, nei suoi lavori si legge il presagio delle gravi conseguenze di destabilizzazione nel mondo; realizza una serie di lavori dal tema kamikaze e in ricordo dei caduti altri dipinti quali: Luci nell’ombra – Il teatro dell’orrore – Finestra sul mondo.


Nel 2002 una sua antologica dal titolo Groviglio di sentimenti viene presentata a Palazzo Spadaro di Scicli (RG) con oltre ottanta opere tra oli, acquerelli, pastelli, disegni, collage, incisioni e sculture. Sempre nel 2002 realizza alcuni nuovi pastelli dal tema Ombre, intese non solo come proiezioni delle stesse, ma soprattutto come compresenza del soggetto e dei suoi diafani riflessi nello spazio infinito dell’universo, ovvero ciò che resta della nostra esistenza: Ricordi evanescenti che rimangono impressi come fotogrammi nella memoria di ogni essere umano.
Con gli oli continua la serie delle esplosioni, messaggio di disappunto per la grave realtà dei kamikaze.


Nel 2004 consegue il diploma di laurea in pittura, presso l’Accademia di belle arti Mediterranea di Ragusa, frequentando, nel primo anno accademico, anche, il corso in Beni Culturali. Nello stesso anno mette in evidenza la questione dell’immigrazione, quella degli esodi in genere che hanno trasformato la nostra società. Il soggetto è il fagotto. Realizza una serie di oli, pastelli, sculture, una installazione sulla spiaggia di Scoglitti ed un video. Il contesto mette in evidenza lo sbarco degli immigrati clandestini, spesso vittime della disperazione e ancor peggio della malvagità del proprio simile.


Nel 2005 riemerge nell’artista la necessità di riprendere il tema delle Scie, cieli infiniti solcati dal fumo sprigionato dai motori degli aerei in volo.


Nel 2007, presentato dalla galleria Zodiaco alla Biennale di Malta, riceve il premio per la sezione scultura.
Nello stesso anno sviluppa la serie Orizzonti, dove ancor più lo spazio e la luce diventano protagonisti. Nel 2008 lo spazio diventa infinito su tele di grandi dimensioni, cieli solcati dagli aerei sulle distese terse degli iblei.


Con l’installazione al Castello di Donnafugata (RG), nell’agosto del 2009, ha nuovamente ripreso ed affrontato il tema dell’Esodo. Numerosi fagotti di stoffa hanno tracciato un lungo percorso all’interno delle vecchie scuderie del castello, tra luci ed ombre, facendo emergere il malinconico e desolato sentimento di tanta gente in cerca di una vita più serena, dignitosamente alla pari dei propri simili.


Su invito della Direzione Amfm, Fiera Emaia – Vittoria, all’edizione 2011 Grappolo d’oro e Garofano d’oro riceve il premio nella sezione speciale per le arti figurative.
Durante la conferenza inaugurale della International Art Biennale di Malta 2011, sul tema Comunicare l’Arte, tenutasi presso la Galleria Zodiaco di Licata (AG) – sede per l’Italia – a cura di Francesco Pira, docente di Comunicazione all’Università di Udine, con l’intervento di Italo Cucci, opinionista RAI e del critico d’arte Caterina De Bartolo, Iacono riceve il riconoscimento speciale per le arti figurative.


Nel 2012 partecipa al concorso bandito dal Comune di Comiso e la sua opera “Finestra sugli Iblei 2” viene acquistata per essere collocata all’Aeroporto Vincenzo Magliocco di Comiso.


Dal 2015 la sua attenzione è rivolta agli stormi di uccelli in volo che disegnano spettacolari giochi su cieli infiniti, evoluzioni che diventano acrobazie e si animano sulle superfici pittoriche.


Nel 2019 l’antologica dal titolo Percorsi, presentata dall’Associazione Arteinsieme a Palazzo Labisi di Comiso (RG), racchiude 40 anni di attività artistica (1978-2018). L’arte di Iacono, all’interno del nobile edificio ottocentesco, diventa protagonista con oltre centoquaranta opere esposte – oli, pastelli, acquerelli,  disegni, collage, incisioni, sculture e fotografie su tavola, lavorate con pastelli e acrilici. Le tematiche sociali, politiche e storiche s’intrinsecavano con opere più recenti dove lo spazio infinito catturava l’interesse del visitatore e lo immergeva in una vibrante quiete assoluta.