Maria Amorelli

Dire di Francesco Iacono artista è per me un piacere che lo conosco da tempo e ne ho seguito l’evolversi. Quella di Francesco è una pittura che ti prende a prima vista ricca com’è di colori emotivi ed espressivi. La sua è una pittura che si condensa sino a diventare materia, plasmata spesso con le mani, modellata con le sensazioni dell’animo di chi si sente impegnato nel sociale ed ha fatto della pittura un’arte di forte impegno civile. Le sue tematiche improntate al riscatto dei più deboli e degli emarginati, tendono ad esaltare sofferenze e pathos. C’è nella sua pittura un dinamismo che entra nell’animo delle cose, opere che coinvolgono emotivamente l’osservatore e lo conducono, fra l’altro, alla riflessione sulle problematiche della condizione femminile nel mondo arabo. C’è un altro aspetto di Francesco Iacono, che negli ultimi tempi, lo ha particolarmente preso: la scultura, arte nella quale ha maturato soluzioni particolarmente interessanti che gli consentono di esprimere nei volumi e nelle forme una vitalità ricca di emozioni.